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Che tipo di guidatori siete? Una ricerca Honda

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Una ricerca indica che per il 74% degli italiani la prossima auto sarà ibrida, eppure il 58% degli automobilisti di modelli Diesel o benzina pensa di non essere ancora abbastanza informato sulla tecnologia ibrida. Honda ha lanciato il quiz “What’s Your Gap?” per aiutare gli automobilisti italiani a scoprire che tipologia di guidatori sono e quanti mesi impiegheranno prima di acquistare un’auto ibrida.

Tre quarti degli italiani (74%) crede che la propria prossima auto sarà un’ibrida eppure, nonostante le ferme intenzioni “green”, più della metà (58%) di chi guida un modello Diesel o benzina ritiene di non saperne abbastanza per essere in grado di passare a questa tecnologia elettrificata. Un ricerca commissionata da Honda indica che sia proprio questo gap informativo il motivo per il quale la media temporale con cui un’automobilista italiano decida di acquistare un modello ibrido sia di 12 mesi.

Con l’obiettivo di aiutare gli automobilisti italiani a compiere scelte sostenibili e acquistare una vettura a basse emissioni, Honda ha sviluppato il quiz “What’s Your Gap?”; un test in grado di incrociare attitudini personali (come l’essere più o meno aperti alle nuove tecnologie), convinzioni sull’impatto ambientale del proprio stile di vita e abitudini alla guida, calcolando i mesi necessari prima di scegliere di abbandonare le auto alimentate dai combustibili fossili e restituendo, al termine del quiz, anche il proprio profilo di “automobilista innovatore”. Official Ambassador del quiz di Honda sarà Eleonora Pedron che aiuterà a comprendere, sui canali social, quanto le motorizzazioni full hybrid sviluppate dalla Casa di Tokyo aiutino l’ambiente, riducano le emissioni e rappresentino la testimonianza tangibile del chiaro impegno green di Honda in Europa.

Quando si parla di nuove tecnologie, la ricerca commissionata da Honda ha svelato che i clienti di auto ibride si considerano dei veri e propri pionieri. La metà di loro (50%) afferma di voler provare le nuove tecnologie prima che a farlo siano amici e parenti, rispetto al 33% di chi ha una vettura a combustibili fossili. Questa attitudine si riflette anche più in generale su altre propensioni all’acquisto: solo il 24% dei clienti di modelli Diesel o benzina dichiara di voler essere il primo ad acquistare l’ultimo modello di smartphone disponibile, rispetto invece al 37% dei guidatori di auto ibride. La stessa differenza si nota con le auto: la maggioranza dei clienti di vetture tradizionali manifesta una certa ritrosia nel cambiare modello e il 27% di loro è d’accordo nel dire che l’acquisto di un’ibrida sarebbe “un salto nel buio”.

A preferire i modelli con propulsione ibrida sono i più appassionati alle nuove tecnologie che ritengono l’ibrido il miglior compromesso possibile tra le virtù dei motori endotermici e quelli elettrici, offrendo una guida silenziosa, basse o zero emissioni in città, adeguata potenza durante la guida a velocità sostenute e rifornimenti rapidi e accessibili nei viaggi a lunga percorrenza.  La ricerca indica un certo divario tra la percezione positiva che sia ha della tecnologia ibrida e le scelte che poi effettivamente influiscono sull’acquisto di un’auto, divario che produce una tensione tra le nostre opinioni e i prodotti che usiamo nel quotidiano.

Quando si parla di ambiente, la maggior parte degli automobilisti italiani (87%) è preoccupata per il cambiamento climatico; secondo la ricerca, i clienti di auto ibride provano un forte senso di responsabilità verso l’ambiente rispetto a quelli di auto con motori endotermici (29% contro 23%) e accettano di definirsi ambientalisti (70% contro 61%).

«Il 58% dei proprietari di automobili tradizionali» dice il professor Andrea Isoni, esperto di Scienze comportamentali presso la Business School di Warwick «dichiara di non avere abbastanza informazioni per valutare l’acquisto di un modello ibrido, ma ciò non dipende dalla scarsità di informazioni disponibili a riguardo. Al contrario, ce ne sono fin troppe e questo determina una naturale incapacità nel gestirle e approfondirle in modo consapevole. Esprimiamo la naturale e antropologica necessità di conoscere i dettagli di ogni cambiamento prima di intraprenderne uno e assumere una decisione importante (ad esempio, acquistare una nuova vettura). Questa necessità però può rischiare di farci disperdere energie nervose e portarci ad un punto morto. A quel punto, rimuoviamo le iniziali propensioni al cambiamento e scegliamo opzioni più familiari. Nel caso di specie, comprare un’altra auto Diesel o benzina, perché lo abbiamo già fatto e ci appare l’opzione più rassicurante. La ricerca ci aiuta a comprendere perché chi è convinto dei vantaggi della tecnologia ibrida scelga effettivamente di abbandonare le motorizzazioni tradizionali, mentre altri non lo fanno. Alcuni di noi sono generalmente più aperti di altri a provare le novità più recenti oppure hanno un forte senso d’identità, come coloro che si dichiarano esperti di auto e amano stare alla guida della propria auto. L’essere aperti alle novità e il provare un senso d’identità attraverso l’auto sono attitudini che possiamo associare ad una maggiore propensione al passaggio verso una tecnologia ibrida, poiché la maggior parte (70%) degli attuali clienti di auto ibride afferma di guidare con piacere e soddisfazione la propria auto».

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