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Una nuova roadster estrema celebra lo spirito pionieristico McLaren

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Una 2 posti a cielo aperto celebra le sportive McLaren-Elva degli Anni ’60 progettate da Bruce McLaren che incarnano i principi pionieristici di progettazione e ingegneria di McLaren

McLaren Automotive ha svelato la nuova roadster McLaren Elva che fa parte della gamma Ultimate Series. Prima vettura stradale del marchio con abitacolo scoperto, la Elva propone una nuova dimensione nella famiglia della Ultimate Series, gamma alla testa delle linee di prodotto del marchio. Come le vetture le McLaren P1 , McLaren Senna e Speedtail che l’hanno fin qui preceduta, il numero di esemplari prodotti sarà rigorosamente limitato a 399 le vetture disponibili all’ordine per i clienti.

Il nome Elva celebra le rinomate M1A e la M1L McLaren-Elva [Mk I], M1B [Mk II] e M1C [Mk III] progettate da Bruce McLaren negli Anni ’60. Prodotte come versioni “cliente” dell’innovativa auto da corsa del Gruppo 7 McLaren, le sportive McLaren-Elva proponevano molti degli elementi di design e

principi ingegneristici ed avanguardisti che sono oggi architrave delle auto stradali prodotte oggi da McLaren.

«McLaren continua a spostare i confini dello sviluppo di supercar e hypercar verso la ricerca di esperienze di guida eccezionali e senza eguali per i nostri clienti e la McLaren Elva incarna questo spirito pioneristico. McLaren-Elva M1A [Mk1] e i suoi successori sono per molti versi i veri precursori delle odierne McLaren: auto superleggere, con motore centrale e i più alti livelli di prestazioni ed eccellenza dinamica. È legittimo che la nuova roadster offra la più alta complicità tra guidatore, auto ed elementi esaltando il così detto piacere di guida su strada o su pista – rispecchiando la nostra ricca eredità rappresentata dal nome Elva» dice Mike Flewitt, CEO, McLaren Automotive.

La nuova McLaren Elva è una vettura “open-cockpit” molto, veloce; una 2 posti che definiamo estrema con telaio e carrozzeria in fibra di carbonio realizzati per questa vettura senza tetto, parabrezza e finestrini laterali. Ogni dettaglio è asservito all’esaltazione delle sensazioni, che quest’auto è in grado di trasmettere con le sue prestazioni su strada e su pista. Dotata del propulsore McLaren V8 da 4,0 litri con doppio turbocompressore che fa parte della stessa famiglia di motori che equipaggiano la McLaren Senna e la Senna GTR, e grazie a un peso1 del corpo vettura più leggero di qualsiasi altro modello stradale prodotto da McLaren Automotive, la nuova e superleggera Ultimate Series roadster offre prestazioni realmente mozzafiato, con livelli straordinari di accelerazione, agilità e sensazioni al volente.

Il disegno è tanto emozionante e unico quanto lo è l’esperienza di guida. Il frontale basso e le estremità disegnate nel vento che caratterizzano i passaruota, conferiscono un impatto visivo molto forte, personale, ma allo stesso tempo grazie alla forma bassa ed affusolata contribuiscono

a migliorare la visibilità. I grandi passaruota posteriori in fibra di carbonio si integrano nel disegno che si sviluppa prima della porta e prosegue nelle sue forme al posteriore, mentre l’altezza della struttura di sicurezza del roll-bar posteriore e è ridotta al minimo grazie all’utilizzo di un sistema integrato.

I caschi possono essere indossati se si preferisce, ma la forma e la scultura della cabina avvolgono il guidatore e il passeggero per offrire un ambiente sicuro. Una versione della vettura con parabrezza è disponibile per l’Europa.

Una vera connessione con gli elementi è parte integrante dell’esperienza di guida della McLaren Elva, ma ciò non ha impedito alla McLaren di introdurre il primo sistema di gestione dell’aria l’Active Air Management System (AAMS) per accrescere il piacere di guida. Il sistema convoglia l’aria dall’ anteriore dell’Elva per poi defluire grazie alla velocità prima che impatti gli occupanti e verso l’alto, al di sopra del cockpit cosi da creare una sorta di bolla di calma. Il sistema comprende un grande ingresso per l’aria centrale situato sopra lo splitter, uno sfiato frontale di scarico a conchiglia e un discreto deflettore in fibra di carbonio che si alza e si abbassa verticalmente; quando l’AAMS è attivo, il deflettore è posto sul bordo anteriore dell’uscita dell’aria del cofano, alzandosi di 150 mm nel flusso d’aria cosi da creare una zona di bassa pressione attorno alla presa d’aria. L’aria ventilata viene diretta attraverso un raggio di 130 gradi, utilizzando una rete di palette in fibra di carbonio trasversali e montate longitudinalmente attraverso l’uscita del cofano; la distribuzione del flusso d’aria sia davanti che lungo il lato della cabina aiuta ulteriormente la gestione dell’aria nell’ambiente della cabina. Nelle velocità urbane, quando il livello del flusso d’aria nella cabina è relativo il sistema AAMS non è attivo. All’aumentare della velocità del veicolo, l’AAMS si attiva automaticamente e lavora fino a quando la velocità non si riduce, a quel punto il deflettore si ritrae. Il sistema può anche essere disattivato manualmente dal conducente.

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