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Titolo tricolore per “Natan” Senesi

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Il pilota lombardo si è aggiudicato il titolo AMSCI 1/8 per modelli elettrici radiocomandati.

Motori termici e motori elettrici convivono da sempre (sia pure in corse separate) nel mondo delle competizioni per modelli R/C (Radio Controlled cars). Capita così che nello stesso meeting un pilota possa gareggiare – e magari ben figurare – in entrambe le specialità. E’ questa l’impresa compiuta nei giorni scorsi da Natanaele Senesi che, in occasione dell’assegnazione (svoltasi quest’anno in prova unica, causa Covid-19, a Giardini di Naxos) dei titoli italiani AMSCI 1/8, si è aggiudicato il tricolore GTE (automodelli elettrici) e si è classificato secondo nella prova GT Nitro (motori a scoppio).

Quella di Natanaele è una passione che arriva da lontano (anche il padre Emanuele è appassionato di R/C) e che porta avanti con successo da ormai dieci anni, partecipando a competizioni nazionali e internazionali. Di qui è nata la sua idea dare vita lo scorso anno ad una attività che in breve tempo è diventata un autentico punto di riferimento nelle categorie 1/8 GT e SGT. Oggi Senesi Motorsport è infatti officina, e-shop, ma soprattutto una squadra corse vincente in grado di offrire ai propri clienti non solo i prodotti migliori e il più ampio assortimento possibile, ma anche la comprovata esperienza del ex-pilota Michele Boruzzi, oggi capo-meccanico della scuderia. I risultati si vedono.

Preparare adeguatamente un modello R/C non è cosa da poco e richiede competenze per molti versi vicine a quelle delle automobili da reali. Come detto, ci sono modelli R/C con motore a scoppio e con motore elettrico. I più sofisticati dei primi sono monocilindrici e sviluppano fino 2,1 CV a 40.000 giri/minuto. I secondi sono modernissimi “brushless” (senza spazzole) alimentati da batterie ai polimeri di litio che garantiscono prestazioni sostanzialmente identiche ai propulsori termici. Parliamo di velocità di punta spesso largamente superiori ai 100 km/h e accelerazioni 0-100 km/h in circa 3 secondi!

A tenere incollati al terreno i modelli ci pensano sospensioni che nulla hanno da invidiare a quelle delle automobili reali, messe a punto su appositi banchi prova e dotate di ammortizzatori ad olio regolabili e di speciali gomme (opportunamente riscaldate con termocoperte prima delle competizioni). E poi ci sono le leggerissime carrozzerie in Lexan, vendute trasparenti per essere poi verniciate dall’interno. Non hanno solo una funzione estetica, ma contribuiscono anche all’aerodinamica. Se, ad esempio, si rompe un’ala, non c’è più modo di controllare il modello.

 

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