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Restaurata la 500 Mondial di Porfirio Rubirosa

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Il pilota utilizzò la 500 Mondial in una gara internazionale un’unica
volta, a Santa Barbara, nel settembre del 1954. Contrassegnata dal
numero 235, giunse ottava assoluta e seconda di categoria ma prima della
fine dell’anno venne ceduta allo statunitense John Von Neumann, di
Hollywood. E tra gli ammiratori di questa vettura ci fu anche James
Dean, che prima di una gara si fermò ad ammirarla e volle mettersi al
volante.

Le vittorie. Gli anni sportivi migliori la vettura
li visse proprio con Von Neumann che si impose in due gare a Santa
Barbara nel 1955 e poi a Pomona e ancora a Santa Barbara nel 1956. Von
Neumann non sempre guidava la vettura, limitandosi ad iscriverla alle
competizioni tramite la propria struttura. Tra i piloti che la portarono
al successo, anche Richie Ginther che vinse a Glendale e a Sacramento
tre anni prima di debuttare in Formula 1 con la Scuderia Ferrari mentre
Phil Hill poi vincitore di due 24 h di Le Mans e campione del mondo 1961
con la Scuderia Ferrari non completò la gara a Torrey Pines nel 1956
per la rottura del motore. Nel 1957 la vettura venne ceduta a Lew Yates
che la portò al successo in una gara ad Hourglass Field e la ritirò
dalle competizioni al termine della stagione successiva.

Seconda carriera. Da quel momento la vettura è
diventata un pezzo da collezione, che è passata di mano più volte fino
al proprietario attuale, il californiano Tom Peck che ha richiesto un
restauro completo, con l’installazione di un motore nuovo del tipo
corretto costruito dal Dipartimento Classiche secondo le specifiche
originali al fine di ottenere la certificazione d’autenticità.
L’obiettivo è ambizioso: il Concours d’Elegance di Pebble Beach, in
programma ad agosto in California e vinto nel 2014 dalla Ferrari 375 MM
Coupé appartenuta al regista Roberto Rossellini.

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