Il 3 novembre è entrato in vigore l’obbligo di registrare sul libretto di circolazione del veicolo l’identità della persona non intestataria del mezzo che ne ha la disponibilità per un periodo superiore a 30 giorni. La nuova norma ha immediatamente scatenato negli automobilisti confusione e preoccupazione , quindi è importante specificare che la legge riguarda esclusivamente le società di autonoleggio, i veicoli in comodato e quelli di proprietà di minorenni non emancipati ed interdetti, ma soprattutto in qualunque dei casi appena enunciati solo se si parla di un uso continuato superiore ai 30 giorni.
Ovviamente non devono essere effettuate variazione nel caso in cui si utilizzi la vettura di un familiare, anche se questi ultimi devono risultare conviventi, ma non è stato specificato come è possibile dimostrare quest’ultimo particolare. Per quanto riguarda le auto aziendali, la norma esclude i casi di fringe benefit e dell’utilizzo da parte di più dipendenti, inoltre anche gli autotrasportatori con licenza e i rimorchi di massa superiore alle 3,5 tonnellate non sono soggetti a questo tipo di obbligo, quindi risultano esclusi anche chi guida un autobus, un taxi e un NCC (noleggio con conducente).
Nel caso di trasgressione, l’interessato rischia una salata sanzione amministrativa che prevede un’ammenda di un minimo di 705 euro ad un massimo di 3.526 euro. La norma non risulta retroattiva e ricade esclusivamente per gli atti datati dopo il 3 novembre, mentre per quelli antecedenti risulta facoltativa. L’entrata in vigore della norma punta a semplificare l’identificazione degli eventuali responsabili di incidenti che utilizzano veicoli aziendali, ma anche per limitare il pericolo di truffe.
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