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Mahindra punta in alto nell’ePrix di Berlino

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Per la terza volta nella sua ancora breve storia l’ePrix di Berlino – gara valevole per il campionato mondiale di Formula E riservato alle monoposto a propulsione 100% elettrica – ha una nuova sede. Quest’anno si torna infatti a correre nei pressi dello storico aeroporto di Tempelhof su un tracciato della lunghezza di 2,030 chilometri (ma completamente diverso da quello utilizzato tre anni fa) dove i piloti del team Mahindra Racing difenderanno il terzo posto provvisorio nella classica a squadre. L’appuntamento tedesco ha poi una valenza speciale in quanto per la prima volta nella stagione 2016-2017 si articola sue due gare separate (la sesta e la settima prova del campionato) e quindi con due possibilità nello stesso weekend di raccogliere punti utili per il Mondiale.

«Il circuito di Berlino, ultima gara europea di questa stagione, è qualcosa di unico nella terza stagione della Formula E perchè è stato disegnato sulle piste dell’aeroporto di Tempelhof senza essere condizionato dalla presenza di strade preesistenti» dice Vinil Patel, capo-ingegnere di Mahindra Racing. «L’esperienza della passata stagione è quindi in gran parte irrilevante in quanto il tracciato è stato cambiato completamente e tutti i concorrenti si ritrovano così al punto di partenza per quanto riguarda la messa a punto delle monoposto. Nondimeno, utilizzando le informazioni che ci hanno fornito gli organizzatori, siamo riusciti a effettuare lo stesso alcune prove al simulatore -, come facciamo peraltro abitualmente nelle due settimane che precedono ciascuna gara – ed acquisire le informazioni necessarie sulla migliore gestione dell’energia durante la competizione».

«Restano tuttavia aperti tutti gli interrogativi legati al fondo stradale in quanto, essendo Tempelhof una zona storica della Seconda Guerra Mondiale, la sua superficie ad alta aderenza è protetta dal Tempelhof Conservation Act. Ci aspettiamo un fondo molto abrasivo, e quindi molto usurante per i pneumatici, che dovranno confrontarsi anche alcune curve particolarmente impegnative, rendendo la competizione ancora più incerta» prosegue Patel. «Il nuovo circuito di Berlino/Tempelhof è stato studiato per offrire maggiori possibilità di sorpasso rispetto ai tradizionali circuiti cittadini del Mondiale di Formula E il percorso dei quali è inevitabilmente condizionato dagli edifici circostanti. A tale proposito, pensiamo che un buon punto di sorpasso possa essere alla curva 6 che, oltre ad essere posta alla fine di un lungo tratto veloce, è anche molto larga e dovrebbe permettere ad almeno tre monoposto di arrivare affiancate al suo ingresso».

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