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“I miei anni in Autodelta” di Gian Luigi Picchi

Gian Luigi Picchi

In occasione del Raduno Alfa Romeo organizzato dalla Scuderia del Portello all’autodromo di Vallelunga, Gian Luigi Picchi, campione europeo turismo con la leggendaria GTA Junior nel 1971, ha presentato il suo libro “I miei anni in Autodelta”,  edito da Drive Experience di Davide Cironi, nel quale racconta la sua breve ma intensa presenza nell’automobilismo sportivo. Una presenza che oggi, come dice lo stesso autore, «sarebbe irripetibile, in quanto senza mezzi economici sono passato da una ufficialità all’altra. Dopo le prime vittorie in kart, la Tecno di Bologna mi inviò uno dei primi telai Piuma e la BM di Piacenza (Bertuzzi Motori) mi fornì i motori ufficiali 100 cc dell’epoca. Poi il K250, una monoposto  ibrida con motore motociclistico, intuizione dei fratelli Pederzani,  come “trait d’union” tra kart e automobilismo, con le mie vittoria in questa categoria attrassi l’attenzione di Salvatore Genovese che mi fece debuttare prima con la F850 e poi con la F3.

Gian Luigi Picchi

«Grazie alle mie prestazioni la De Sanctis di Roma mi affidò la F850 ufficiale con cui vinsi il Campionato Italiano nel 1968, mentre l’anno seguente  la Tecno mi affidò la sua F3 come pilota ufficiale e quell’anno mi aggiudicai il Campionato Italiano. A fine 1969 vinsi la selezione tra 25 piloti italiani e nel 1970 fui chiamato dalla Autodelta come pilota ufficiale Alfa Romeo vincendo nel 1971 il Campionato Europeo 1971. Inserito nella squadra prototipi per il Mondiale con la 33/3000 TT nel 1973, quell’anno  l’Alfa Romeo decise di non partecipare al campionato ed io abbandonai il professionismo ed una promettente carriera nel motor sport. Di tutte quelle esperienze mi rimasto  un metodo: non lasciare nulla al caso, la ricerca della perfezione nelle prestazioni e la volontà e la determinazione nel raggiungere i risultati, tutte cose che poi mi sono servite nella vita».

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