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Alfa Romeo regina della Mille Miglia 2015

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Il marchio schiera due vetture ufficiali del Museo Storico Alfa Romeo
– la “1900 Sport Spider” (1954) e la “750 Competizione” (1955), due
esclusive spider ad alte prestazioni. Da ricordare che alla Mille Miglia
le vetture del Biscione hanno trionfato ben undici volte: un record di
successi che non potrà mai essere battuto. E quest’anno si celebra
l’80esimo anniversario della vittoria di Pintacuda e Della Stufa con la
Tipo B “P3” appositamente preparata per l’edizione del 1935, seguita in
classifica da altre cinque vetture Alfa Romeo.

Da sempre un po’ gara e un po’ avventura, la 33esima edizione della
“Freccia Rossa” vedrà la partecipazione di 464 vetture iscritte con
equipaggi provenienti da 42 Paesi che affronteranno un percorso
impegnativo di 1.760 i km. La gara di regolarità è composta da 84 prove
speciali di cui 76 tradizionali ed 8 a media. Quello che molti
considerato “il museo viaggiante più prestigioso del mondo” farà tappa
anche a Monza alla Villa Reale, sede istituzionale della Regione
Lombardia e all’Autodromo Nazionale, in occasione di Expo 2015 di cui
Fiat Chrysler Automobiles e CNH Industrial sono Official Global Partners.  Dunque, un motivo in più per seguire questo appuntamento
di grande prestigio che ogni anno raccoglie l’ammirazione e il calore
del pubblico: è un chiaro segno che queste automobili suscitano ancora
oggi forti emozioni, anche nei più giovani che affollano le piazze.

In dettaglio, la “1900 Sport Spider” è una spider da corsa
equipaggiata col motore a 4 cilindri bialbero della “1900” a carter
secco, portato a 138 cv di potenza massima, che lancia la vettura a 220
km/h, grazie anche a un peso di 880 chilogrammi e a un’aerodinamica
particolarmente efficiente. La “1900 SS” è dotata di cambio a 5 marce e
di ponte posteriore De Dion: prestazioni e guidabilità sono da vettura
moderna, reattiva e sincera, con un’elevata tenuta di strada. Il design è
realizzato da Bertone: compatta ed essenziale, trasmette il “dinamismo”
tipico di tutte le Alfa Romeo.

La seconda vettura schierata è la “750 Competizione”, anch’essa una
spider da competizione, realizzata nel 1955 per gareggiare nella
categoria “sport fino a 1,5 litri”. La “750”, la cui denominazione
riprende il codice-tipo della quasi contemporanea “Giulietta”, viene
progettata impiegando il motore a 4 cilindri bialbero in lega leggera
della stessa “Giulietta”, con cilindrata incrementata a 1488 cc e con la
“doppia accensione”. La potenza massima sale a 145 cv (raggiunti a
9.500 giri/min) che le consente di arrivare a 220 km/h di velocità. Il
propulsore è montato in posizione anteriore-centrale, in modo da rendere
ottimale la distribuzione dei pesi: al volante la “750 Competizione” è
pronta e reattiva, incredibilmente efficace alle alte velocità. Lo stile
della carrozzeria, che si differenzia da tutte le altre Alfa Romeo
della prima metà degli anni Cinquanta, è opera di Boano.

Al fianco di queste rarità del Museo Storico Alfa Romeo sfilerà anche
la nuova Giulietta Sprint all’insegna di quel “fil rouge” indissolubile
tra le vetture del passato e quelle di attuale produzione.
Caratterizzazione estetica più marcata, prestazioni esaltanti e
dotazioni tecnologiche al top, rendono questa nuova versione l’erede
naturale della storica Giulietta Sprint che 60 anni fa conquistò gli
appassionati di tutto il mondo. Fu proprio la Giulietta negli anni
Cinquanta a far sognare gli automobilisti rendendo per la prima volta
accessibile il desiderio di possedere un’Alfa Romeo. Oggi tocca alla
nuova Giulietta Sprint raccogliere il testimone e rendere omaggio
all’icona del 1954, capostipite di un’intera classe di automobili e uno
dei prodotti emblematici del Made in Italy.

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