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35 anni fa la versione T della Mercedes Serie 124

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Oggi è una “youngtimer” particolarmente apprezzata per la sua versatilità e per il suo elevato potenziale come ‘cult car’.

35 anni fa, al Salone di Francoforte del 1985, Mercedes-Benz presentava il modello T della Serie 124, dove “T” sta per “turismo e trasporto”, prodotta fino al 1996 nello stabilimento Mercedes-Benz di Brema in 340.503 esemplari. Il Modello T è un altro pezzo di bravura del Centro Stile, realizzato sotto la guida di Bruno Sacco. A prima vista, il frontale e la parte centrale della berlina e della station wagon appaiono identici. In realtà, ci sono sottili differenze. Ad esempio, il tetto del Modello T è leggermente più alto rispetto a quello della berlina. I progettisti e gli ingegneri riuscirono a implementare questa differenza secondo un’estetica armoniosa, sagomando la superficie di lamiera tra la piega sopra le porte e i listelli di copertura verso il centro del tetto con un profilo leggermente più discendente. La parte posteriore, caratterizzata da un volume di spazio maggiore, modifica le doti aerodinamiche: il Modello T ha un Cx di 0,34, mentre quello della berlina si attesta su 0,30.

Il pianale fu modificato nella zona posteriore per creare una superficie di carico piatta. Poiché il serbatoio carburante della berlina, posizionato dietro lo schienale del sedile posteriore sarebbe stato d’ingombro, per la station wagon si decise di installarlo sotto il pianale della vettura nella parte posteriore. Il particolare design del lato superiore del serbatoio e del pianale della vettura con superfici di contatto inclinate contribuiva a migliorare la sicurezza passiva: in caso di tamponamento con deformazione dei longheroni longitudinali infatti il serbatoio carburante sarebbe stato spinto verso il basso e trattenuto da funi di ritegno. La gamma comprendeva inizialmente motorizzazioni con una fascia di potenza che spaziava dai 72 CV (53 kW) della 200 TD fino ai 182 CV (138 kW) della 300 TE.

Fin dal principio, la station wagon Serie 124 riscosse grande successo e continuò ad essere apprezzata anche dopo due restyling e per tutto il periodo di produzione di oltre dieci anni. Questo risultato fu anche frutto di un’attività di sviluppo e perfezionamento continua. Nel Settembre 1989 Mercedes-Benz sottopose le station wagon Serie 124 a un profondo restyling. Le caratteristiche esterne comprendevano tra l’altro porte e sottoporta rivestiti in plastica, retrovisori esterni verniciati e numerosi listelli cromati. I cristalli laterali più robusti riducevano la rumorosità all’interno dell’abitacolo, mentre i sedili ridisegnati accrescevano il comfort. Il nuovo pacchetto sportivo, disponibile a richiesta per tutti i modelli a due ruote motrici, comprendeva assetto ribassato, ruote più larghe e sedili anteriori con un migliore sostegno laterale, volante in pelle e leva del cambio rivestita in pelle.

Nel Settembre 1988 la 200 TE andàò ad arricchire la gamma come modello di ingresso equipaggiato con motore ad iniezione. Nel 1988 e nel 1989 i motori Diesel furono dotati di una precamera con iniezione obliqua per ridurre le emissioni di particolato e di sostanze inquinanti. Nell’ambito del restyling, il 6 cilindri tipo M 104 a 4 valvole per cilindro da 220 CV (162 kW) fu adottato sulla nuova 300 TE-24 . Da Giugno 1990 la 250 TD Turbo fu prodotta esclusivamente per l’esportazione in Italia. Nel settembre 1992 i 4 cilindri a 16o valvole della Serie M 111 presero il posto dei predecessori della Serie M 102 sulla 200 TE e sulla 220 TE. Il precedente motore M 104 da 3,0 litri della 300 TE fu ulteriormente sviluppato in due versioni con cilindrata di 3,2 e 2,8 litri per la 320 TE e la 280 TE. Sempre dal 1992, airbag, chiusura centralizzata e retrovisori esterni regolabili elettricamente entrarono a far parte della dotazione di serie.

Da Giugno 1993 la S 124 fu la prima station wagon della Stella a fregiarsi del nome Classe E. La nuova nomenclatura seguiva lo stesso principio adottato per la Classe S e la Classe C. In seguito, la denominazione modello fu composta dalla lettera E anteposta e da una sequenza di cifre derivate dalla cilindrata, nonché da una sigla aggiuntiva corrispondente nel caso dei modelli Diesel. La 300 TD, ad esempio, divenne la E 300 Diesel Station Wagon, sebbene sul portellone posteriore apparisse solo la scritta E 300 Diesel. Nel 1993, i primi Diesel a 4 valvole per autovetture della Classe E rappresentarono una novità assoluta a livello mondiale. Il tipo OM 605 D 25 e il tipo OM 606 D 30 con collettore di aspirazione a geometria e risonanza variabile a tre stadi avevano maggiore coppia e potenza in una fascia di regimi nettamente più ampia. Allo stesso tempo riducevano il consumo di carburante a pieno carico fino all’8% . Da Giugno 1993 tutti i modelli Diesel furono dotati di catalizzatore ossidante e sistema di ricircolo dei gas di scarico.

Per quanto riguarda gli esterni, la caratteristica più evidente, introdotta nell’ambito di questo restyling, era rappresentata dallo stemma Mercedes integrato nella calandra che conferiva un ‘family feeling’ rispetto alla Classe S Serie 140 ed alla Classe C Serie 202. Gli indicatori di direzione anteriori erano ora dotati di vetri di copertura trasparenti, mentre i listelli di protezione nei paraurti erano verniciati nella stessa tinta dei componenti applicati, anziché in nero.

Nel 1993 dalla collaborazione diretta tra Mercedes-Benz e AMG nacque la versione ad alte prestazioni E 36 AMG con motore da 272 CV (200 kW). Il motore di 3,6 fu sviluppato da AMG ad Affalterbach utilizzando come base il propulsore di serie M 104 con cilindrata di 3,2 litri e trasformandolo, tra l’altro, da un motore a corsa corta a uno a corsa lunga. La E 36 AMG Station Wagon era dotata di un cambio automatico a 4 rapporti e raggiungeva una velocità massima di 240 km/h.

 

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