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25 anni di ESP Bosch: niente più sbandate

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Una pietra miliare per la sicurezza stradale. Il sistema elettronico di stabilità ha salvato circa 15.000 vite solo nell’UE. L’82% di tutte le nuove autovetture al mondo è dotato del sistema elettronico di stabilità.

Molti probabilmente ricorderanno lo scalpore che, nel 1997, fece la notizia che la Mercedes Classe A. la nuova monovolume compatta della Casa tedesca, si fosse ribaltata durante la prova organizzata da una rivista tedesca, fallendo così il fino allora sconosciuto “test dell’alce” sviluppato in Svezia per valutare fino a che punto le vetture fossero in grado di evitare lo scontro con alci (o altri animali selvatici) che da quelle parti attraversano frequentemente le strade e si ritrovano improvvisamente davanti alle auto in movimento. Non meno scalpore fece poi la notizia che Mercedes-Benz avesse rapidamente risolto il problema adottando un sistema elettronico adottato un paio di anni prima sulla ammiraglia Classe S sul quale lavorava con Bosch dal 1992: l’ESP (Electronic Stability Program) ovvero il controllo elettronico della stabilità.

Una strada bagnata e una scartata improvvisa: un tempo, una situazione di questo tipo avrebbe, molto probabilmente, portato a scivolare in un fosso o a scontrarsi contro una barriera di sicurezza e spesso anche a lesioni gravi o morte. Quasi 25 anni fa l’ESP, un’invenzione pionieristica, risolse problema. Da quando, nel 1995, fu introdotto per la prima volta su Mercedes Classe S, questo sistema contribuisce a mantenere i veicoli in strada in tutta sicurezza, anche in situazioni critiche. Secondo le stime dei ricercatori Bosch che studiano gli incidenti, avrebbe salvato circa 15.000 vite solo nell’UE ed evitato quasi mezzo milione di incidenti che avrebbero comportato lesioni personali.

Insieme alla cintura di sicurezza e all’airbag, l’ESP è una delle più importanti dotazioni di sicurezza. «Lo sviluppo del sistema elettronico di stabilità è stato un passo fondamentale verso il traguardo “vision zero” dell’azzeramento dei morti sulla strada» dice Harald Kroeger del consiglio di amministrazione di Bosch. «L’ESP è un esempio eccellente di ciò che intendiamo per “tecnologia per la vita». Bosch ha migliorato costantemente questo sistema di cui ha prodotto ad oggi più di 250 milioni di esemplari. Oggi non è più possibile nemmeno immaginare lauto moderne prive di questo angelo custode elettronico. L’82% di tutti i veicoli nuovi in tutto il mondo ne è dotato di ESP.

Il sistema elettronico di stabilità Interviene soprattutto quando le strade sono bagnate o ghiacciate, quando si devono evitare ostacoli imprevisti oppure quando si entra in curva troppo velocemente. Con l’ESP è possibile evitare fino all’80% di tutti gli incidenti dovuti alla perdita di stabilità del veicolo. Esso combina le funzioni dell’ABS, il sistema frenante anti-bloccaggio, e del sistema di controllo della trazione TCS, ma può fare molto di più rilevando anche i movimenti di slittamento del veicolo e contrastandolo attivamente.

Il sistema utilizza le informazioni sulla dinamica del veicolo per rilevare se l’auto si sta muovendo nella direzione impostata dall’automobilista e interviene se questi due dati non combaciano. Può sembrare semplice, ma in realtà si tratta di una procedura complessa. Sensori intelligenti confrontano l’angolo di sterzata e la traiettoria del veicolo 25 volte al secondo. Se i due valori differiscono tra loro, l’ESP riduce la coppia del motore e può frenare le singole ruote. In questo modo il sistema aiuta il guidatore a evitare la perdita di controllo del veicolo o il suo slittamento, evitando efficacemente molti incidenti.

Meno incidenti, meno feriti, meno morti: anche i legislatori hanno riconosciuto i vantaggi dell’ESP, rendendolo obbligatorio su tutti i nuovi veicoli in molti Paesi del mondo. All’interno dell’Unione Europea, è diventato obbligatorio in modo graduale: da Novembre 2011 per i nuovi modelli di autovetture e veicoli commerciali e da Novembre 2014 per tutte le autovetture e i veicoli commerciali di nuova immatricolazione. Anche in Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Ecuador, Israele, Giappone, Malesia, Nuova Zelanda, Russia, Corea del Sud, Turchia e negli Stati Uniti il sistema è obbligatorio per legge oppure scelto volontariamente da chi guida. L’esperienza dell’Europa dimostra che se il numero di veicoli dotati di questo sistema aumenta, il numero di incidenti cala.

 

 

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